Rigenerazione ossea: tecniche chirurgiche per la gestione dei difetti complessi

La riabilitazione implanto-protesica nei pazienti edentuli o parzialmente edentuli può essere ostacolata dalla presenza di volumi ossei insufficienti, rendendo necessarie procedure di aumento osseo. Il tratamento dei difetti estesi è spesso complesso, a causa della tridimensionalità del difeto e della carenza sia di tessuti duri che molli, che impedisce il correto posizionamento di impianti dentali standard.

Per risolvere queste problematiche, sono stati sviluppati diversi approcci chirurgici volti ad aumentare verticalmente e/o orizzontalmente i volumi ossei nelle arcate atrofiche, tra cui la rigenerazione ossea guidata (GBR), la tecnica inlay, lo splitting crestale e il rialzo del seno mascellare. La sfida principale per il chirurgo consiste nella scelta della tecnica più appropriata in base alla specifica regione anatomica e al tipo di difeto.

Nel mascellare superiore posteriore, l’ostacolo principale è rappresentato dal seno mascellare; in questi casi, le opzioni chirurgiche includono il rialzo del seno o la GBR. Nella mandibola posteriore atrofica, invece, la presenza del nervo alveolare inferiore rappresenta il limite anatomico principale. In base all’altezza ossea residua e alla tipologia del difeto (verticale, orizzontale o misto), è possibile scegliere tra GBR, tecnica inlay o splitting crestale.

Il rialzo del seno mascellare si applica nei casi di difetti pretamente intrasinusali, in cui l’aumentata pneumatizzazione del seno ha ridoto i volumi ossei necessari al posizionamento implantare.

La tecnica inlay trova indicazione in mandibola posteriore, in presenza di difetti verticali puri, quando l’altezza ossea residua dal nervo alveolare inferiore è superiore a 4 mm. Il vantaggio di questa tecnica risiede nel fato che la porzione più coronale dell’osso, a supporto dell’impianto, è osso nativo del paziente inoltra tale tecnica non richiede prelievi ossei.

La rigenerazione ossea guidata (GBR), descrita per la prima volta negli anni ’80, rappresenta oggi un’opzione terapeutica consolidata ed efficace per la ricostruzione ossea sia verticale che orizzontale, applicabile tanto nei setori posteriori quanto nelle aree estetiche. Le tecniche di GBR prevedono l’uso di membrane non riassorbibili, mesh in titanio customizzate o membrane in collagene riassorbibili, ciascuna con vantaggi e limiti legati alle complicanze intra- e post-operatorie.

La gestione dei tessuti molli perimplantari è di primaria importanza a seguito di procedure di rigenerativa sia per scopi estetici ma anche per limitare il rimodellamento della cresta ossea. In particolare la leteratura propone l’utilizzo di matrici in derma eterologo per inspessire i tessuti molli perimplantari.

Questo corso fornisce al clinico le conoscenze necessarie per affrontare interventi di rigenerazione ossea in diverse situazioni cliniche, partendo dallo studio dei piani anatomici fino agli step chirurgici richiesti per gestire con successo casi complessi, con l’obiettivo di otenere riabilitazioni ottimali sia dal punto di vista chirurgico che estetico.


Relatori

Felice Prof. Pietro

Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria e successivamente in Medicina e Chirurgia presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Ha in seguito completato il Dottorato di Ricerca in Scienze Dermatologiche e Ricostruttive Maxillo Facciali e Plastiche. Attualmente è Professore Associato presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, con incarichi di Docenza in Chirurgia Orale ed Implantologia. Nella stessa Università è Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Orale, del Master in Chirurgia Implantare ed Ossea Ricostruttiva e del Reparto di Chirurgia Orale. È autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali, è componente del board editoriale di riviste internazionali e membro della Cochrane Collaboration. È inoltre membro delle più importanti società scientifiche italiane ed internazionali inerenti la chirugia orale e l’implantologia.