AIO replica a FNOMCEO

"Fuorviante dire che un Odontoiatra non potrebbe eseguire un tampone COVID in quanto atto medico riservato solo ai Medici Chirurghi"

«Considerazioni sbagliate e non coerenti con una legge dello stato, la 409, oltre che in contrasto con la pratica quotidiana nei nostri Studi». Con queste parole il Presidente di Associazione Italiana Odontoiatri Fausto Fiorile replica alla nota emanata dalla Fnomceo sulla praticabilità dei tamponi Covid negli studi odontoiatrici. Rispondendo ad una richiesta dell’Ordine dei Medici di Novara, il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli ha chiesto un parere al Ministero della Salute, ma ha anche affermato che, mentre nulla osta all’esecuzione del tampone da parte di un sanitario doppio iscritto, sorgerebbero perplessità per i professionisti iscritti solamente all’Albo degli odontoiatri, “considerato che l’esame di cui trattasi costituisce atto medico”.

Per Fiorile, «il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici chirurghi ed Odontoiatri nello scrivere quelle parole ha commesso un grosso errore! Ricordiamo infatti che il Medico Odontoiatra, svolge quotidianamente l’attività sanitaria attraverso “diagnosi e terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle con  relativi tessuti” e quindi agisce con atti medici tutti i giorni. Atti medici in tutte le branche dell’Odontoiatria, ivi comprese prestazioni chirurgiche in molti casi anche particolarmente invasive. Non entriamo per il momento nel merito “tamponi si – tamponi no” anche se diciamo con assoluta tranquillità che noi riteniamo di essere titolati ad effettuarli almeno al pari dei Veterinari che già operano in alcune Regioni italiane in affiancamento ai Medici del Servizio Sanitario Nazionale».

«Considerato che su temi di questa rilevanza la professione deve muoversi unita e determinata nella difesa delle prerogative – continua Fiorile – abbiamo per questo prontamente coinvolto il presidente CAO Raffaele Iandolo in quanto componente del Comitato centrale Fnomceo che ci ha dato ampie garanzie sulla sua intenzione di intervenire nelle sedi appropriate. Siamo pertanto convinti che il Presidente della casa comune di Medici ed Odontoiatri saprà rimediare correggendo al più presto la sua “inesatta” e “fuorviante” affermazione, volendo considerare altresì estremamente preziosa la disponibilità data dalla professione odontoiatrica all’esecuzione dei test diagnostici per il Covid-19 in questo momento così delicato per la tenuta del sistema sanitario nazionale».