Emendamento AIO al Decreto Cura-Italia: assegno di calamità per 7 mesi a tutti gli odontoiatri

Bene i mille euro mensili per tre mesi, e tutti i provvedimenti presi dalla Cassa di Previdenza Enpam a favore dei liberi professionisti. Ma Associazione Italiana Odontoiatri chiede di più.

L' Associazione Italiana Odontoiatri chiede di più per un settore dentale che rappresenta 50 mila piccole-medie imprese. AIO ha formalizzato un emendamento al decreto legge Cura Italia che permetta alla Fondazione di estendere a tutti gli studi odontoiatrici italiani il trattamento per la calamità oggi erogabile ai Professionisti in quarantena (euro 82,78 al giorno). Il testo prevede l’erogazione del contributo giornaliero Enpam su un massimo di sette mesi, a tutti i professionisti iscritti in quota B con calo del reddito del 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019, indipendentemente dalla situazione debitoria con l’Ente.

“Per quanto riguarda i Medici e Odontoiatri libero professionisti, la cassa previdenziale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (ENPAM), potrà erogare per tutto il territorio nazionale e per tutti gli iscritti alla quota B non percepenti reddito da lavoro dipendente, indipendentemente dalla loro situazione debitoria con l’Ente, un contributo una tantum corrispondente al periodo di sospensione sostanziale dell’attività lavorativa, ad eccezione di interventi per urgenze indifferibili, e fino all’intera mensilità successiva alla fine di tale sospensione, quantificato dall’Ente previdenziale con gli stessi criteri di quello concesso in caso di calamità naturale. Tale contributo economico, sarà compensato per l’Enpam con una detrazione fiscale pari all’entità complessiva del contributo stesso erogato dall’Ente, in ragione di un decimo della somma totale ogni anno per ognuno dei 10 anni successivi al 2020.”

« La Fondazione – spiega il Segretario Nazionale Danilo Savini – attingerebbe a risorse del proprio patrimonio ma l’investimento sarebbe dello Stato: Enpam potrebbe recuperare l’esposizione nell’arco di 10 anni attraverso il meccanismo del credito d’imposta». Lo stato rileverebbe la spesa dell’ente per dare respiro ad un settore vitale. «L’Odontoiatra cura il 95% degli italiani e fa le veci del Servizio sanitario, dà da vivere a 100 mila dipendenti e genera un indotto enorme», dice Savini. «Ma, a differenza delle altre imprese, lo studio “classico” non può delegare processi produttivi al telelavoro, deve curare il rischio specifico, effettua investimenti ingenti».

A marzo, dopo la chiusura degli studi, ormai attivi solo per urgenze, la Fondazione Enpam ha preso provvedimenti importanti, impossibilitata però a fare il passo più lungo della gamba. Dopo che un deludente decreto Cura Italia ha di fatto disposto giusto la sospensione delle rate di mutui e leasing e la cassa integrazione in deroga per i lavoratori dello studio, la Fondazione ha rinviato i termini per versare i contributi in quota A e quota B ed esteso l’assegno giornaliero per le calamità ai titolari in quarantena o residenti in zona rossa (Lodigiano, Vo’ Euganeo). Nei giorni scorsi un secondo CdA ha deliberato, al posto dell’assegno mensile Inps da 600 euro/mese per 3 mesi deciso dal Cura-Italia per le altre partite Iva, in un assegno mensile da 1000 euro per Medici ed Odontoiatri, sostenuto da soli fondi Enpam, e ha offerto al professionista di poter attingere in caso di ulteriore bisogno al 15% del monte contributi annuo se il reddito si è ridotto di un terzo.

«A inizio mese, alla vigilia dell’approvazione del decreto Cura-Italia, AIO da parte sua ha chiesto al governo e continua a chiedere ben altri interventi rispetto a quelli visti fin qui», sottolinea il Presidente Fausto Fiorile. E li specifica: «Una deduzione di 30 mila euro sul reddito imponibile 2019; l’estensione del credito d’imposta del 60% sui costi dell’affitto agli studi; l’abolizione dell’Iva sull’acquisto di dispositivi che prevengono infezioni; il ritorno del super-ammortamento sugli acquisti di beni strumentali. AIO inoltre sostiene l’Enpam nella sua richiesta di poter utilizzare il patrimonio degli iscritti in deroga alle norme di stabilità».

Di seguito, tutti gli articoli pubblicati sulla vicenda.

Per le decisioni Enpam http://www.aio.it/blog/2020/03/26/indennita-enpam-di-mille-euro-per-riparare-i-danni-economici-del-covid-19/

Per le repliche AIO al decreto Cura-Italia http://www.aio.it/blog/2020/03/19/cura-italia-aio-profondamente-insoddisfatta/

Per le richieste AIO al governo http://www.aio.it/blog/2020/03/16/aio-scrive-al-premier-conte-studi-in-affanno-un-piano-marshal-per-lodontoiatria/

Per le misure Enpam di inizio marzo http://www.aio.it/blog/2020/03/13/enpam-versamenti-rinviati-e-aiuti-per-studi-danneggiati-dallemergenza-virus-aio-lunita-di-intenti-funziona/